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Lo strano mal di pancia di Ai Hin

Postato da Alberto Bertolazzi il
Lo strano mal di pancia di Ai Hin

"Adesso tutta sta gente che mi ronza intorno si diverte a sparare sentenze. C'è quel tipo americano che è venuto apposta per visitarmi e che sta andando in giro a dire che io sono intelligentissima. Quello alto con gli occhiali invece viene dall'Australia, e pensa che io abbia dei problemi ormonali. Quell'altra dottoressa - mi sta simpatica - invece mi parla e mi coccola. Ha un bel coraggio, devo dirlo: si avvicina e mi guarda negli occhi, anche se sa benissimo che con una zampata potrei spezzarle l'osso del collo. È già successo, e glielo hanno ricordato, perché noi panda giganti sappiamo essere sorprendentemente aggressivi. D'altra parte siamo simili agli orsi, anche se a quanto pare il nostro parente più vicino è il procione.

Comunque, la dottoressa ha capito tutto: inutile cercare di attribuirmi delle caratteristiche umane, inutile perdere tempo a studiare cosa c'è che non va nella mia biologia. Sono perfettamente normale, e come tutti mi invento delle strategie di sopravvivenza che mi diano dei vantaggi. Cosa è successo? Ah, scusate, non sono brava a mettere le cose nell'ordine giusto. D'altra parte non è vero che sono intelligentissima: non come intendono gli umani. Non pianifico il mio futuro, per capirci. Ma ho una grande ragionevolezza istintiva: niente logica e tutta sostanza, si potrebbe dire.

Insomma, cerco di raccontare dall'inizio. Mi chiamo Ai Hin e abito fin da quando mi ricordo al Chengdu Giant Panda Breeding Research Centre, in Cina. Sono una femmina e per questa ragione sono sotto stretta osservazione. Sul pianeta, noi panda giganti siamo rimasti in 2000 ed è evidente quanto è importante il mio ruolo nell'evitare l'estinzione: devo fare cuccioli, possibilmente tanti. Ma la natura non è stata benevola: siamo fertili solo due giorni all'anno e, come si suol dire, "dobbiamo cogliere l'attimo"... E poi siamo sensibilissime a un'infinità di fattori: il clima, l'alimentazione, l'inquinamento, l'affollamento... Comunque alcune di noi sono rimaste incinte. A quel punto, la vera sorpresa è stata l'attenzione con cui sono state trattate: cibo migliore, cure continue, un giaciglio appartato, addirittura massaggi e cura del pelo, aria condizionata. Stavano in una specie di hotel di lusso con centro benessere... La cosa non mi è passata inosservata, e per un po' ho solo covato l'inutile speranza che anch'io fossi incinta. Poi ho cominciato a essere gelosa. Infine, il mio corpo ha fatto tutto da solo, attingendo dal cervello solo quei due o tre input necessari a far partire la messinscena: così ho iniziato a mostrare segni di gravidanza, che per un po' hanno ingannato i medici. Ero indolente, mi muovevo appena, non avevo appetito, ero gonfia, col mal di pancia. Essendo un evento abbastanza raro, sono addirittura finita sui giornali. Ma dopo due mesi sotto osservazione, il mio corpo è tornato normale.

Ecco com'è andata. Gli esperti hanno capito che avevo appreso i comportamenti delle mie simili quando erano in gravidanza e, visto che loro ne avevano dei benefici, ho incominciato a imitarle. Che ne dite? Ho fatto male?" 

I disegni che accompagnano questo articolo sono tratti dal libro Costruisci in 3D un panda gigante di David Hawcock. 

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